Con i suoi 58,60 ettari di superficie, Château Fombrauge, Gran Cru Classé di Saint-Emilion, è il più grande di tutta la denominazione. Il suo nome deriva dal latino Fons Brogiera: letteralmente, fonte circondata di brughiere e di cespugli. La sua storia comincia nel quindicesimo secolo con la famiglia Canolle. Le prime vendemmie risalgono 1599. Il dominio apparterrà poi a sei famiglia prima di diventare patrimonio di Bernard Magrez, nel 1999. Una delle tappe più importanti fu il 2012. Nel settembre di quaesto anno, infatti, gli sforzi e gli investimenti del suo proprietario furono ricompensati: il dominio fu infatti promosso Gran Cru Classé.
La totalità di questo dominio immenso riposa su un suolo calcareo, su argilla e su rocce bianche. I lotti beneficiano anche di esposizioni diverse che si riflettono direttamente sui vini prodotti, molto diversi fra loro, complessi e con una grande identità.La ricchezza del terroir è rinforzata dall’utilizzo di tecnologie durante la vendemmia ed in cantina, come l’utilizzo dei droni per controllare l’età della vigna. Per quanto riguarda le viti, troviamo una netta predominanza di Merlot (77%), un 14% di Cabernet Franc ed un 9% di Cabernet Sauvignon. Di bianchi, 40% Sémillon e 30% Sauvignon Grigio e Bianco. Allo stesso Bernard Magrez sta a cuore il rispetto del savoir faire ancestrale e plurisecolare dello château, associato ad una viticoltura moderna e all’avanguardia. Rispetto del passato e spirito visionario sono due valori indissociabili nello spirito di questo grande uomo del vino.