Saumur e Saumur Champigny – Finezze della Loira

Saumur e Saumur Champigny – Finezze della Loira


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I primi scritti sul vigneto del Saumur risalgono all’anno 515. In seguito, esso si sviluppò ulteriormente grazie all’implementazione dei monasteri. La sua vicinanza alla Loira incoraggiò le esportazioni. Fu, allora, uno dei mercati più prosperosi tra quelli aventi accesso al fiume. Un concorso di circostanze benefiche per la zona di Saumur, che fu amplificato dalla protezione dei Conti di Anjou. Nel corso dei secoli, l’evoluzione del vigneto fu proporzionale a quella del comune. Passò così dallo splendore come capitale religiosa protestante, alla decadenza, in seguito alla revoca dell’editto di Nantes. Il commercio crollò ed il numero di viticoltori diminuì fortemente. Essi decisero dunque di optare per una produzione più qualitativa. Il secolo seguente fu allo stesso modo devastante, poiché si susseguirono diversi eventi, tra cui forti gelate, la rivoluzione, le guerre di Vendée e la fillossera. Dopo circa 20 anni, la vigna ritrovò la sua gloria di una volta.

 

Una pluralità di terroir

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Il vigneto del Saumur si caratterizza principalmente per dei terreni sedimentarei, le terre bianche di Tuffeau. Il Saumur è attraversato dal fiume Thouet e dal suo affluente, la Dive, i quali influiscono sul clima e lo regolarizzano. Vi possiamo trovare quattro terroirs ben distinti. A nord, la Cuesta, un rilievo molto singolare. Di tradizione viticola, questa zona di produzione possiede dei luoghi e dei clos molto antichi e molto conosciuti. A sud-ovest, un sistema di faglie prolunga quelle della regione vicina del Layon. Ne risulta un altopiano di un piatto d’argilla a silice, soprattutto occupato dalla vite. Al sud della faglia principale di questa particolarità geologica, si trovano le terre del cretaceo, in gran parte erose. Infine, sulle pendenze turonensi, che delimitano la riva, i ceppi di Cabernet Franc, Chenin, Pineau Aunis, Cabernet Sauvignon e Chardonnay sono coltivati in modo sparso. Inoltre, il saumurois costituisce una zona climatica franca, che riunisce allo stesso tempo una pluviometria molto debole e temperature clementi.

 

Dei bianchi sottili

I vini di Saumur rappresentano tutta la finezza e l’eleganza della Valle della Loira. I bianchi, vivaci e fruttati, impressionano per la loro ampiezza. Al naso, dominano le note di frutta esotica e di agrumi, specialmente pompelmo. La bocca, franca e potente, rivela una personalità rimarcabile. Essi evolvono in seguito, durante gli anni, verso delle fragranze iodate, sviluppando rotondità e freschezza.

 

La denominazione Saumur-Champigny

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L’AOC Saumur-Champigny appartiene all’AOC Saumur e include nove municipi nel dipartimento della Maine-et-Loire, vicino alla cittadina di Champigny. In tutto, la denominazione si estende per 1500 ettari. I suoli comprendono degli strati di sabbia, di ghiaia e d’argilla. La notorietà della regione è dovuta alla produzione di vino rosso. Sebbene sia insolito per la regione, visto che la Loira è in genere ricordata per la produzione di vini bianchi, qui vi sono prodotti degli eccellenti vini rossi dal colore granato. Il naso è spesso piccante e mescola le note di frutta rossa e liquirizia. Si presentano come corpulenti, fini sul palato e notevolmente freschi. Nonostante siano apprezzabili durante la loro giovinezza, è consigliato lasciarli invecchiare per alcuni anni, in modo da poter apprezzare la loro complessità.

 

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