Maison Ruinart, la più antica della Champagne

Maison Ruinart, la più antica della Champagne


Ruinart_Vignes_Champagne

Alle origini vi fu un erudito monaco benedettino, Dom Thierry Ruinart, un elegante e intraprendente visionario del XVI° secolo che intuì la potenza di questo “nuovo vino”. Egli viaggiò molto all’epoca e frequentando le più grandi corti d’Europa, notò che un grande vino con le bollicine riscuoteva tanto successo. Questa scoperta spinse Thierry a trasmettere tutte le sue conoscenze al nipote Nicolas, incitandolo a produrre e commerciare questo vino. Il primo settembre 1729, Nicolas Ruinart, diede vita all’omonima maison di Champagne, la prima a nascere in seguito all’atto del Consiglio Reale volto ad agevolare il trasporto dello champagne, che per la sua effervescenza non poteva essere trasportato in botti. Il successo fu tale che sei anni dopo, nel 1735, il commercio dello Champagne era l’unica attività della Maison. Nel 1769, il figlio Claude prese le redini della maison e grazie alle sue spiccate doti commerciali riuscì a vendere 40.000 bottiglie.

Cave_Ruinart

Egli acquisì le famose e antiche cantine della maison. Dalle origini gallo-romane, lunghe 8 km e con ben 24 pozzi naturali fino a 35 metri sotto terra, queste meravigliose cave sorgono su miniere di gesso, ottimo per mantenere una temperatura ottimale costante, ideale per la fermentazione e la maturazione dello champagne. Un territorio unico, un ambiente suggestivo e affascinante per uno champagne raro e unico nel suo genere…un’opera d’arte!

Dopo Claude, nel 1798 fu la volta di Irénée, prima donna al comando dell’azienda che mostrò grandi doti dirigenziali. Sotto la sua guida, l’azienda superò i difficili anni tra la Rivoluzione e la Restaurazione. Nel 1826 Edmond Ruinart aprì le porte al commercio estero, sviluppando due grandi mercati: quello statunitense e quello russo.

Grappe_raisins_Ruinart_champagne

Il vitigno Chardonnay è l’essenza di questo champagne. Le sue provenienti da lotti situati nella Côte des Blancs  e dalla Montagne de Reims donano agli assemblaggi l’eleganza e la finezza tipica di questo vino. Durante la lenta maturazione nel clima particolare delle Crayères, lo Chardonnay si espande e rivela tutti i suoi aromi. La maturazione dura 3 anni per i vini non millesimati e una decina d’anni per il Dom Ruinart.

Dom Ruinart Blanc de blancs 2006

ll vino presenta un bell’abito giallo verde pallido con riflessi leggeri e sottili argentati. Questo Dom Ruinart Blanc de Blancs 2006 individua aromi freschi di frutta che si sposa a note floreali, di cedro, di frutti a nocciolo, di frutta biancamatura, di tiglio, di mughetto, come pure alcune sfumature discrete di spezie verdi. La bocca mostra freschezza e squisitezza, che si completano con sapori di pasta leggera e lievitata. Un vino elegante e dolce, con un finale grazioso caratterizzato dalle note di agrumi che gli danno un’acidità di seta e rinfrescante.

Dom Ruinart Blanc de blancs 2006

Dom Ruinart rosé 2002

La cuvée Dom Ruinart Rosé 2002 è il risultato di un’annata dolce e secca e di una vendemmia perfettamente matura. Composta all’80% di Chardonnay e al 20% di Pinot Noir, la cuvée ha un aspetto rosso corallo profondo con delicati riflessi ramati. L’effervescenza è fine e persistente. La cuvée Dom Ruinart Rosé 2002 sorprende per la sua intensità e complessità aromatica. Le note fruttate, esotiche e agrumate, sono evidenti al naso, esaltate da punte floreali, di brioche e da una nota selvatica che ricorda il muschio. La bocca di questo champagne è ricca ed ampia con una bella gamma aromatica. Il finale è puro ed esprime la nobiltà delle Grands Crus che compongono questa cuvée.

Dom Ruinart rosé 2002

R de Ruinart 2009

L’R de Ruinart 2009 della Maison Ruinart della regione della Champagne ha un aspetto chiaro e luminoso con riflessi verdi e rosati. All’inizio il naso è caratterizzato da aromi di pera e mela accompagnati da una freschezza intensa. Arrivano poi note di frutta secca come la mandorla e la nocciola. In bocca, l’attacco di questo champagne è teso e si sviluppa una rotondità avvolta in un’aroma di praline. Il finale dell’R de Ruinart 2009 è fresco e forte allo stesso tempo, offrendo una bella struttura tipica dell’annata.

R de Ruinart 2009

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